Una giovane vedova (Hilary Swank) scopre che il suo defunto marito ha lasciato per lei una lettera per ogni mese per aiutarla a superare il suo dolore e per farla tornare a vivere.





Riscoprire la propria vita dopo una tragedia che l'ha distrutta, è possibile? Le lettere di Gerry (Gerard Butler) scritte all'amata Holly (Hilary Swank) prima di morire e fatte recapitare periodicamente alla moglie disperata, nei mesi successivi, sono il migliore viatico verso una nuova esistenza. Ora non resta che aprire la porta di casa e osservare il mondo.Le storie d'amore fra vita e morte, sono un classico del cinema. Possiamo citare Ghost, e Always di Steven Spielberg, per fare degli esempi. L'amore, infatti, quando viene interrotto bruscamente da eventi legati al fato (come la morte), crea in chi guarda dei moti d'animo violenti e un forte senso solidale nei confronti di chi soffre, in questo caso Holly, interpretata da Hilary Swank. La speranza dello spettatore è quella di vedere una lotta per la sopravvivenza, coinvolgente, con qualche tocco di ironia, in un perfetto equilibrio di dolce e amaro. Richard Lagravanese di emozioni e di sentimenti se ne intende, e con PS I love you mette in scena una commedia romantica (con sufficienti elementi drammatrici) che colpisce al cuore. Nel bene e nel male. Hilary Swank, svolgendo comunque il suo mestiere, non riesce a rendere credibile la sua amicizia con Gina Gershon e Lisa Kudrow (entrambe ottime professioniste). Tale è, però, il coinvolgimento emotivo che questi aspetti possono passare in secondo piano, in un film dalla lacrima facile, che rende le parole scritte eterne (quale piacere è più grande del leggere delle vecchie lettere), nella sincerità più o meno reale di Hollywood, per cui tutto è spettacolo.

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